Storia
Questo fenomeno è stato osservato e descritto fin dall'antichità;
i greci effettuarono esperimenti in tal senso con l'ambra gialla, dal cui
nome greco, elektron, prende il nome l'elettricità. L'accumulo di
carica elettrica può essere tale da creare differenze di potenziale
che possono raggiungere grandezze dell'ordine di 107 V.
Modalità di accumulo
Generalmente avviene tramite elettrizzazione per strofinio di materiali
isolanti, questo perché la forza d'attrito agisce in modo tale
da "strappare" elettroni da uno dei due materiali, che si carica
così positivamente, per farli finire sul secondo, che si carica
così negativamente. Essendo poi i materiali isolanti, la carica
rimane localizzata, generando un campo elettrico e di conseguenza un potenziale
elettrostatico che è il responsabile della "scossa" che
si riceve a toccare un oggetto così elettrificato. Esiste anche
l'elettrizzazione per contatto e l'elettrizzazione per induzione.
Effetti
Sono molteplici i casi in cui è possibile riscontrare questo fenomeno
nella vita di tutti i giorni a partire ad esempio dagli abiti in tessuto
sintetico che si elettrizzano, alla scossa che si avverte scendendo e
toccando la carrozzeria dell'automobile, dai capelli che si rizzano dopo
essere stati pettinati, alle particelle di polvere che rimangono attratte
dai tubi a raggi catodici dei televisori. Questi fenomeni si verificano
principalmente in giornate secche, perché l'umidità è
un ottimo conduttore che permette alle cariche di disperdersi prima di
creare un potenziale elettrico sensibile, ed in giornate ventose, perché
il veloce movimento dell'aria dà luogo ad effetti d'attrito simili
a quelli riscontrati nell'elettrizzazione per strofinio.
PROTEZIONE EX
Qualora, in aree classificate (Ex), queste cariche dovessero originare
scintille il rischio di esplosione sarebbe molto elevato.
Per questa ragione si dovranno utilizzare strumenti e sistemi con certificazione
ATEX
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